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Hanse 461, un cruiser veloce, affidabile, semplice da manovrare e divertente

Hanse 461
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Lo scafo in resina epossidica conferisce rigidità e velocità all’Hanse 461 del noto cantiere tedesco. Ottimo il rapporto qualità prezzo. Barca perfetta per uscite anche in solitario. Questo modello propone una radicale innovazione nel modo di costruire imbarcazioni di questa fascia di prezzo: uno scafo costruito interamente in resine epossidiche. Una tecnologia riservata di solito ad imbarcazioni con prezzi e dimensioni superiori e soprattutto limitata nel numero degli esemplari prodotti. La costruzione dello scafo è in sandwich epossidico, su una schema di ordinate in acciaio. La barca ha un dislocamento di quasi 12 tonnellate, un baricentro corretto, anche grazie all’opera viva che nella versione standard ha un pescaggio di 2.60 mt. Il leit-motiv dei progettisti, lo studio Judel/Vrolijk & Co, è stato certamente la robustezza e affidabilità con una ricerca non esasperata delle prestazioni. Il risultato è una struttura leggera e robusta, ma con doti anche velocistiche. Il piano velico è composto da un albero passante di quasi 20 mt con un armo a 9/10, tre ordini di crocette acquartierate, strallo di poppa con paterazzo idraulico. Il fiocco è autovirante, efficace in bolina e comodissimo. In alternativa è possibile avere un genoa al 105% dato che comunque sono previsti i carrelli per le relative scotte. La randa è full batten, efficace e facilissima da gestire. Inoltre, grazie al lazy jack – lazy bag e al circuito a sfere dei cursori della randa (Harken – come tutto il resto dell’attrezzatura) issare ed ammainare la vela, così come prendere i terzaroli, è semplice, sicuro e veloce. A mezza barca sono previsti dei passauomo per facilitare l’accesso in caso di ormeggio all’inglese. Pregevolmente realizzato il circuito dell’avvolgifiocco, guidato da bozzelli incernierati sui candelieri di dritta, ordinato ed efficace. A prua il pulpito è aperto, per consentire al meccanismo il ricovero dell’ancora nell’apposito gavone; una soluzione interessante, dall’indubbia piacevolezza estetica.

Il baglio massimo dell’Hanse 461 è piuttosto arretrato e la poppa conserva una larghezza importante. Esternamente, tutta la tuga è molto ordinata, grazie anche all’adozione dei railgate (opzionali) per i rinvii delle manovre dell’albero in pozzetto. Apprezzabile il calpestio e le finiture di teak fornite di serie. Il pozzetto è progettato bene, funzionale, asciutto e comodo; soprattutto sgombro dalle cime delle manovre per le quali sono previsti appositi ricoveri sotto le sedute.Hanse 461 timoneria

Interessante il lavoro effettuato da Design Hanse Yachts e Schnaase Interior Design per gli interni. Con le combinazioni offerte, è possibile personalizzare l’Hanse 461 al punto da pensare di avere un prodotto custom. Il layout è stato diviso in tre aree, quella di poppa, la dinette e quella di prua per le quali si possono scegliere soluzioni differenti senza per questo influenzare le altre. Così a poppa si può scegliere di avere una cabina armatoriale piuttosto che due cabine matrimoniali separate dovendo ancora decidere la disposizione dei servizi, nella dinette si può avere un divano a L in alternativa ad una chaiselongue o ad una soluzione con divano tradizionale; a prua una matrimoniale tradizionale, piuttosto che due cabine a letti sovrapposti ovvero un unico ambiente con 4 letti a castello. Tutti posso soddisfare in questo modo le proprie esigenze. Di invariabile rimane la cucina, ergonomia e funzionale anche in navigazione. Non c’è invece un’area destinata al carteggio, perlomeno rispetto ai canoni tradizionali; è prevista l’utilizzo del tavolino a sinistra della dinette opposto al divano. utti gli ambienti hanno altezze più che soddisfacenti, fino ad arrivare ai 198 cm della dinette. In ogni locale, pur essendo possibile equipaggiare la barca di aria condizionata, è presente almeno una presa d’aria e di luce naturale, fattore importante per il comfort e la piacevolezza della vita a bordo. Per quel che riguarda il design vero e proprio, gli architetti hanno privilegiato una soluzione moderna, con l’adozione di forme geometriche e l’ utilizzo di materiali naturali, giocando sul contrasto tra il chiaro dell’acero utilizzato per il paiolo e il mogano (o il ciliegio, optional) utilizzato per l’ arredamento. L’imbarcazione quindi si discosta dalle forme classiche e risulta originale, bella, luminosa e molto sfruttabile.

Prova in mare dell’Hanse 461 di “Vela e Motore“:

Non potevamo chiedere condizioni migliori per provare l’Hanse 461: tramontana iniziale di 18 nodi poi cresciuta fino a 22-25 sotto raffica, con mare poco formato. La barca si è dimostrata fin da subito una soluzione eccellente per armatori che amino navigare a vela e non sono sicuri o non vogliono uscire sempre con un equipaggio numeroso. Anche sovrainvelata la barca è sensibile ad ogni correzione di angolo di barra, e mantiene la rotta senza tendenza alla straorza quasi fosse un multiscafo. Le reazioni dell’Hanse 461 sono al tempo stesso prevedibili e le sensazioni al timone sono di un’imbarcazione ardente nella misura giusta da permettere di sfruttare la raffica se questa è la volontà del timoniere, ma al tempo stesso senza richiedere impegno o sforzo particolare. Un risultato ottimo considerando la predominanza della randa sulle vele di prua nell’esemplare provato. Anche agli angoli di sbandamento più accentuati, il timoniere ha sempre una posizione comoda e un appoggio sicuro. Contemporaneamente i tailer possono operare comodamente nel pozzetto che rimane riparato ed asciutto. In bolina l’angolo di risalita è ottimo grazie anche al fiocco autovirante che in questo caso ottiene l’efficienza di un F1. Nelle andature portanti, invece, è evidente la mancanza di superficie della vela di prua e l’Hanse 461 prende un assetto lievemente sbandato e abbastanza veloce perdendo un po’ di potenza. La virata in prua è di una facilità e velocità impressionante con l’Hanse 461. Si effettua semplicemente ruotando il timone, il fiocco prende subito portanza sulle nuove mura e l’imbarcazione esce veloce quasi quanto ad inizio manovra. Anche la virata in poppa è agevole, considerate le dimensioni del fiocco, e i winch self-tailing a due velocità.

L'Hanse 461 è completamente personalizzabile.

L’Hanse 461 è completamente personalizzabile.

Il comportamento dell’Hanse 461 sull’onda è buono, la rigidità dello scafo consente alla prua di fendere il mare senza incertezze né vibrazioni. Buono il comportamento anche a motore. Come equipaggiamento standard, l’Hanse 461 adotta uno Yanmar da 54 cv e un elica a passo fisso, soluzione che le consente di raggiungere una velocità di crociera di 7,5 nodi a 2.800 giri. Anche nelle manovre in porto, l’imbarcazione è facilmente gestibile. L’effetto evolutivo dell’elica è molto ridotto sia in marcia avanti che in retro, la barca gira su se stessa in acque ristrette e non si sente la necessità di adottare un elica di prua per l’avvicinamento finale. Progetto Judel/Vrolijk & Co I dati Lunghezza f.t. m 14,20 lunghezza al galleggiamento m 12,60 – larghezza massima m 4,47 –dislocamento kg 11.900 pescaggio m 2,60 (chiglia media m 2,30, chiglia corta m 1,95) – capacità serbatoi acqua lt 400 ca. – capacità serbatoi carburante lt 250 ca. certificazioni CE “A“. Piano velico Superficie velica totale mq ca. 124 – superficie randa mq ca. 67,50 – superficie genoa 105% mq ca. 56,50 – superficie fiocco autovirante mq ca. 48,30 superficie gennaker mq ca. 170,00 I: 19,35, J: 05,37, P: 19,59, E: 05,70.

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