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Baltic 38 – La prova in mare

Baltic 38
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Baltic 38

Nei primi anni settanta il mondo della vela d’altura fu profondamente scosso dalle geniali intuizioni di un giovane Progettista californiano: il suo nome era Douglas Peterson e i suoi scafi avevano un unico comun denominatore: la velocità. Da allora, Peterson è entrato nella leggenda della vela, così come il cantiere finlandese Baltic, noto per la bellezza e la comodità dei suoi scafi.

Il Baltic 38, in produzione dal 1982 al 1989, è un’imbarcazione che suscita da sempre un grande interesse da parte di tutti gli appassionati di vela d’altura; la sua costruzione in sandwich in fibra di vetro e balsa ne garantisce il notevole risparmio di peso, nonché la grande rigidità.

Nelle zone sottoposte a maggiori sforzi, la struttura è rinforzata con strati di fibre unidirezionali orientati nello stesso senso delle sollecitazioni. L’attrezzatura di coperta è ben disposta e i materiali usati sono di pregio.

Pozzetto e interni

Il pozzetto del Baltic 38 è unico, a poppa, e il trasto della randa lo separa dalla discesa che introduce sottocoperta. Il timone è a ruota e per il timoniere è prevista una seduta anatomica e molto comoda. Le drizze sono in parte a piede d’albero e alcune rinviate al piccolo pozzetto centrale per le manovre. All’interno, i locali completamente separati sono tre.

A poppavia della scaletta di discesa, sulla sinistra si accede alla cabina armatoriale; il letto è a due piazze, veramente spazioso. Sulla destra di questa cabina c’è una porta che introduce nel bagno, completo di ogni dotazione. L’altra porta del bagno, riporta all’altezza delle scalette di discesa.

Sulla destra c’è il tavolo da carteggio, in ottima posizione, separato dal resto della barca e con un pannello a paratia già predisposto per il montaggio della strumentazione elettronica. Tutta la zona sottocoperta è rivestita in teak verniciato e lucidato a mano.

 

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