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RIVA – RIVA EGO 68

RIVA EGO 68, 2006, SCAFO GRIGIO CHIARO, COPERTA IN TEAK, 2 x 1.550 HP MAN, SBARCATI E RIFATTI NEL 2016 (ORIGINARIAMENTE 800 ORE DI MOTO), ELICA DI PRUA, ASSE, 3 CABINE, 3 BAGNI, 2 BOX DOCCIA, CABINA MARINAIO, CUCINA SEPARATA, ICE MAKER, LAVASTOVIGLIE, LAVATRICE, TELEVISORE A SCOMPARSA IN DINETTE, GENERATORE, DISSALATORE, ARIA CONDIZIONATA, GPS INTERFACCIATO CON RADAR, RADAR, PASSERELLA IDRAULICA A SCOMPARSA, HARD TOP APRIBILE ELETTRICAMENTE, +39 06 65 22 258/9, +39 348 2337 257 – www.mediaship.it – CODICE ANNUNCIO W68922/M

Modello RIVA EGO 68

Il RIVA EGO 68 è un bellissimo esempio di come l’attento studio delle forme si coniughi armoniosamente con una buona dose di tecnologie all’avanguardia. L’aspetto d’insieme della coperta è piuttosto aggressivo e audace, ma i singoli dettagli che la costituiscono emanano dolcezza attraverso la sinuosità e la cura delle linee, che hanno permesso al Riva Ego 68 di vincere tre fra i più prestigiosi premi del mondo nautico (lo European Powerboat of the Year, il Millennium Yacht Design Award e il Croatian Powerboat of the Year).

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Cantiere RIVA

 

Lo storico cantiere di motoscafi RIVA è tra i più rappresentativi dell’eccellenza made in Italy nella costruzione di motor yacht.

 

La storia

Il cantiere nasce per opera del maestro d’ascia Pietro Riva nel 1842 a Sarnico, sulla sponda occidentale del Lago d’Iseo.

In origine si occupa della riparazione e della costruzione d’imbarcazioni da lavoro tipiche della zona.

Il figlio di Pietro, Ernesto, intuisce che il motore è destinato a diventare il futuro della nautica da diporto e inizia a costruire barche di dimensioni sempre più grandi.

Finita la Grande Guerra il successore Serafino orienta il cantiere alla produzione di scafi in legno per competizioni motonautiche.

Nel corso degli anni ’40 Serafino è affiancato dal giovane figlio Carlo, futuro pioniere della nautica da diporto a motore, che però si discosta dalla filosofia progettuale paterna.

Secondo Carlo, soltanto una produzione seriale e di alta qualità può permettergli di realizzare il suo sogno: rendere il brand sinonimo di yacht di lusso.

Nel pieno boom economico italiano, Carlo crea motoscafi in legno eleganti e raffinati, in cui coniuga l’eccellenza costruttiva con la cura maniacale dei dettagli.

Tra questi spiccano:

  • l’Ariston;
  • il Tritone (reso famoso da Anita Eckberg);
  • il Sebino, che inaugura la produzione in serie;
  • il Florida, ispirato ai modelli americani in voga al tempo.

Il mito della produzione Riva nasce nel novembre del 1962, quando l’Aquarama viene presentato al Terzo Salone Internazionale della Nautica a Milano e diventa da subito il sogno di tutti gli appassionati.

Nel settembre 1969, Carlo Riva decide di vendere il cantiere alla statunitense Whittaker, pur mantenendo sempre le cariche di presidente e direttore generale.

 

La nuova epoca del marchio

Nel 2000 il cantiere entra a far parte del Gruppo Ferretti.

Da qui per il cantiere inizia una nuova, fresca e grintosa epoca anche grazie al talento del designer Mauro Micheli, fondatore, insieme a Sergio Beretta, di Officina Italiana Design, lo studio che disegna in esclusiva l’intera gamma di lusso del brand.

È questa l’epoca dei prestigiosi:

  • Aquariva (2001);
  • Riva 115 Athena (2006);
  • SportRiva (2007);
  • Riva 86 Domino (2009);
  • Rivamare (2016);
  • Riva 110 Dolcevita (2016);
  • Riva 56 Rivale (2018).
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Ultimo aggiornamento dell'articolo: 16 aprile 2018
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W68922/M • 2006 • Venduta

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Prova in mare - Riva Ego 68 – La prova in mare

Il Riva Ego 68 è un bellissimo esempio di come l’attento studio delle forme si coniughi armoniosamente con una buona dose di tecnologie all’avanguardia. Lo stile del Riva Ego 68 nasce dall’Officina Italiana Design, che collabora ormai da molti anni con il cantiere Riva. L’aspetto d’insieme della coperta è piuttosto aggressivo e audace, ma i singoli dettagli che la costituiscono emanano dolcezza attraverso la sinuosità delle linee. Lo scafo presenta una linea di cinta apparentemente alta a prua, che scende morbidamente fino alla spiaggetta di poppa. Troviamo inoltre un incasso lungo l’intera murata, nel quale si inseriscono gli oblò opportunamente scuriti a tutela della privacy. L’hard top del Riva Ego 68 dispone di doppio tettuccio apribile in cristallo.

 

Scarica la prova in mare tratta della rivista “Barche a motore“.

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